Dillon, Rhum un po’ pazzo dalla Martinica

Dillon è una distilleria di Martinica, le cui origini affondano nel 1777 quando Arthur Dillon, generale francese in prima linea nella guerra di indipendenza americana e artefice della conquista di Grenada a danno degli inglesi, ripristina una distilleria sulle rovine di una vecchia raffineria di zucchero. Tutto ciò viene reso possibile dall’aiuto di un’ereditiera creola dell’isola, Marie-Laure Girardin, con cui il nostro Dillon ha una relazione. Con il passare del tempo il sito produttivo cade in rovina, complici anche eventi naturali che portano alla progressiva distruzione e abbandono delle strutture. Nel 1954 la famiglia Laguarigue riporta la produzione di rhum in casa Dillon, nel 1967 la società Bardinet avvia un piano di investimenti che porta Dillon alla situazione che vediamo oggi.

La produzione di Dillon riguarda rhum da puro succo, e la distilleria opera sia in accordo all’AOC che rilasciando edizioni particolari che non rispettano il disciplinare. Tutti e tre i rhum che vi presenterò nei prossimi post hanno un profilo aromatico abbastanza peculiare. Complice, a mio parere, canna utilizzata ma soprattutto le modalità di fermentazione, i rhum sono abbastanza riconoscibili nel profilo, completamente diversi da prodotti di altre distillerie della stessa isola. Dominano note tipicamente di succo di canna da zucchero che virano sul dolce. A mio parere non sono rhum particolarmente equilibrati, ma questo non è per forza un difetto, anzi nel caso del bianco che vi presenterò si tratta di un vero punto di forza.

❓️Dillon Rhum Vieux, Rhum Agricole AOC con invecchiamento di 4 anni in botti di rovere francese. Imbottigliato a 43% ABV. AOC rispettata
👃Intenso, con nota alcolica evidente ma non troppo fastidiosa. Il profumo è di succo di canna e zucchero, caldo. Non è particolarmente complesso a mio parere, detto ciò lascia intendere che sarà una bevuta abbastanza semplice e coccolosa.
👅 Effettivamente segue quanto preannunciato dall’olfatto. Note dolci evidenti (chiaramente non c’è zucchero aggiunto), sempre sulla linea del caramello leggero, non particolarmente speziato, abbastanza lineare come bevuta.
♨️ Finale breve, senza particolari note distintive se non una sensazione di dolcezza

Bottiglia: 6,5
Olfatto: 6,5
Palato: 6,5
Finale: 6
Rapporto qualità prezzo: (prezzo estremamente variabile sul mercato da 30 a 60 euro a seconda del sito): 7 se preso a 30 35 euro
Giudizio finale: 6,5 (per quelli che sono i miei gusti)

Un rhum agricole facile, che esce dagli schemi degli agricole invecchiati che tendono al secco. Qui è presente una dolcezza evidente ma non stucchevole, potrebbe essere adatto a chi, stanco dei rum latini o addolciti, vuole provare qualcosa di nuovo pur rimanendo su un rhum piacevole e beverino, e sicuramente autentico

❓️Dillon Rhum Brut de Fut 2013, rhum agricole invecchiato 9 anni e imbottigliato alla gradazione di botte di 62% ABV. Edizione limitata di 1750 bottiglie, a me è capitata la numero …
👃Profilo Dillon, ma decisamente ricco, molto intenso e avvolgente, pur rimanendo sul dolce. Note dolci di frutta, frutti rossi e vaniglia lasciano poi spazio ad aspetti più legnosi e tendenti al tabacco e al caffè (molto delicati).
👅 Anche qui l’alcool è ben integrato, aspetto in comune anche alle altre bottiglie assaggiate. Meno dinamico del Brut de Colonne, troviamo di fronte però a un rum che fa un po’ l’equilibrista tra potenza ed eleganza. C’è tutto (dolcezza, spezie, cuoio e legno sul finire) ma non riesce ad esprimersi al meglio. Manca il guizzo, diciamo. Forse è proprio questa la sua caratteristica, pur con tanti elementi che si incrociano e si amalgamano si mantiene una bevuta equilibrata.
♨️ Finale che ritorna sul secco, tabacco e legno molto delicati ed eleganti. Non lunghissimo ma piacevole.

Bottiglia: 7,5
Olfatto: 7,5
Palato: 7,5
Finale: 8
Rapporto qualità prezzo: (non ce ne sono più tanti in giro, al momento dai 70 ai 90 euro) 7
Giudizio finale (media): 7,5

Il Brut de Fut è una bevuta coerente dall’inizio alla fine, tutto è al posto giusto. Manca forse un guizzo, una dinamica più frizzante, ma qui si va sul mio personalissimo gusto. E’ un rhum equilibrato, che presenta numerosi livelli sia al naso che al palato. Secondo me, trovato al giusto prezzo, è un bel regalo da fare a chi vuole provare qualcosa di meno conosciuto. Se poi piacciono i rum avvolgenti e morbidi pur senza risultare stucchevoli, siamo nel posto giusto.

Ho tenuto per ultimo il cavallo pazzo del trio, a me ha fatto divertire parecchio.

❓️Dillon Rhum Brut de Colonne, rhum da puro succo imbottigliato così come esce dell’alambicco, solo 71,3% ABV. Per quanto mi riguarda una goduria anche solo a pensarci.
👃Davvero sfaccettato. La cosa che più stupisce è l’alcool non invasivo. Ci sono tanti livelli che richiedono un tempo di apertura adeguato, quasi fosse un rhum invecchiato. Sono presenti sia note più fresche e leggere, agrumi e lime, sia più pesanti, che riportano al mare e a un che di oliva. Il tutto è avvolto nel manto di un rhum agricole da puro succo, fresco e vegetale. Che sorpresa!
👅 Che dire, bello divertente. La dinamica è come una montagna russa. Alcool integrato molto bene per la gradazione, chiaramente un rhum agricolo, vegetale e fresco. Anche qui ci sono note agrumate, poi spezie e note più sapide sul finale. La bevuta è molto dinamica e non annoia mai, neanche dopo due o tre sorsi. Cambia sempre un po’.
♨️ Finale incredibilmente marino, sa proprio di mare. Medio come lunghezza ma piacevole. L’ho bevuto in compagnia di amici e devo dire che siamo rimasti tutti sorpresi.

Bottiglia: Quel 71,3 stampato a caratteri cubitali in rosso può essere visto come una minaccia o un invito a nozze, top. 8
Olfatto: 8,5
Palato: 8,5
Finale: 8,5
Rapporto qualità prezzo: 9 (considerando che a volte si trova a meno di 40€)
Giudizio finale (media): 8,5

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